Oggi parliamo di un’altra salita breve ma intensa. Sto parlando dell’ascesa a Podenzoi da Longarone.
Io la uso per testare le gambe in previsione di un giro impegnativo, come potrebbe essere il Sellaronda.
Se passi in quelle zone, potresti farti del male e tentare la salita! I tuoi compagni ti odieranno di certo.
E’ possibile salire a Podenzoi anche da Castellavazzo, con una salita leggermente più dolce, ma oggi noi siamo ignoranti.
Superficie | 100% asfalto |
Lunghezza | 3.7 km |
Dislivello | 330 m |
Pro | Niente traffico, panorama eccezionale in cima |
Contro | Salita, strada senza protezioni |
Dall’abitato di Longarone proseguiamo in direzione Via Dante Alighieri, seguendo le indicazioni per la scuola A. Lauro.
Pronti via si sale già subito, teniamo la principale in Via Pians e affrontiamo i due tornanti a sinistra e poi a destra. Ora, per fortuna, troviamo una decina di metri di piano che ci fanno rifiatare.
Superato un rallentatore e dei bidoni delle immondizie giriamo a sinistra ed iniziamo la salita vera e propria.

Preparati, perchè da adesso in poi non mollerà più nulla con pezzi al 14%.
Teniamo la destra al prossimo bivio e continuiamo a salire. Fai attenzione che la strada è stretta e senza protezioni, ma è raro trovare macchine a meno che non vada in orari d’asilo (alle 8 o alle 15.30 durante la settimana).
Il primo tornante ti fa lasciare alle spalle l’asilo A. Lauro di Longarone, dove tra l’altro è andata anche mia figlia. Sembra fatiscente, ma in realtà dentro è carino.
Tornando a noi, prosegui la salita e ti aspetteranno 4 tornanti che ti toglieranno il fiato, ma solo in senso reale, non figurato.
Terminato il quarto tornante inizia la parte che io soffro di più. Ovvero un rettilineo di 1 kilometro con pendenze che vanno tra il 10 e il 13% che sembra non finire mai.
Quando raggiungerai una galleria breve e non illuminata, sappi che ti mancheranno ancora 300 metri… prima del prossimo tornante.
Altro rettilineo di 300 metri al 12% che ti introdurrà all’ennesimo tornante. Questo però, ti permetterà di vedere la luce. Difatti in cima inizierai ad intravedere la chiesetta che è il tuo obiettivo finale.
Dai tutto in questi ultimi 400 metri e una volta sulla principale, gira a sinistra.
Quando avrai ripreso fiato vai alla chiesetta e goditi il panorama… ne è valsa la pena, vero?

Per scendere puoi rifare la stessa strada oppure andare dritto verso Castellavazzo.
Fammi sapere nei commenti se l’articolo ti è stato utile e se vorresti avere qualche informazione ulteriore.
Alla prossima!
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Sono un appassionato di giri in bici nel Veneto, dal 2018 ha preso in mano una bici da corsa e da quel momento non mi sono più fermato!
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