Parliamo del giro in bici classico del bellunese, ovvero l’anello che parte da Ponte nelle Alpi, arriva al Lago di Santa Croce per poi tornare al punto di partenza.
Questo giro è il classico che si fa ad inizio stagione, quando si ha poco tempo o quando si vuole testare la gamba su un itinerario prevalentemente pianeggiante ma con uno strappetto nel finale per arrivare in cima.
Volendo, possiamo continuare questo giro per allungarlo, ma ne parleremo più avanti nell’articolo.
Superficie | 100% asfalto |
Lunghezza | 30 km |
Dislivello | 180 m |
Pro | Giro semplice, bei panorami, molti ciclisti |
Contro | Vento a sfavore, a volte trafficata |
Punto di partenza
Il punto di partenza dell’anello Ponte Nelle Alpi-Lago di Santa Croce-Ponte Nelle Alpi è ovviamente situato a… Ponte Nelle Alpi.
Se venite da lontano potete parcheggiare comodamente in uno spiazzo di ghiaia situato in Viale Roma 87. E’ dall’altra parte della strada di un distributore di benzina.
E’ molto ampio quindi non avrete problemi a trovare posto.
Una volta pronti, si inizia per quello che sarà un giro molto tranquillo contraddistinto ahime dalla presenza di vento tutto attorno al lago. Non per niente questo posto è il paradiso di chi fa kite surf.
Iniziamo il giro
Usciti dal parcheggio dirigiamoci a destra. In questo modo, per come è studiato il giro, non dovremo mai attraversare la strada.
Procediamo fino ad arrivare ad un ponte con alla fine una rotonda. Questo è forse il punto più fastidioso in quanto spesso si trova traffico, specie nelle ore di punta dei giorni lavorativi e nei week end.
Da qua si snodano molti giri interessanti, come quello al Nevegal. Noi oggi invece la superiamo prendendo la quarta uscita, quella con l’indicazione per l’autostrada.
Ora pedaliamo tranquillamente e passeremo il centro abitato di Cadola, con una bellissima chiesetta.
Continuiamo a mantenere la destra, superiamo l’entrata autostradale e dovremo affrontare una piccola salita che metterà subito alla prova le nostre gambe.
Arriviamo al lago
Dopo aver scollinato, breve discesa e poi inizia un tratto di piano (a volte un po’ in salita) che ci porterà fino al lago.
Quando saremo arrivati, lo vedremo alla nostra sinistra. Speriamo che lo vediate pieno, perchè quando è vuoto fa abbastanza tristezza!
Non smettiamo di pedalare e raggiungiamo l’inizio di quella che è la vera salita di giornata. È lunga 3km, con una pendenza media del 4% e massima del 10. In ogni caso è davvero pedalabile e ci condurrà fino in cima in poche decine di minuti.
Adesso preparatevi, perché il panorama che troverete in cima al Fadalto vi ripagherà di tutto lo sforzo fatto!

Difatti potremo vedere dall’alto il lago e tutti i vari paesi attorno.
Dopo esserci rifocillati (è presente anche un bar poco più avanti) possiamo ritornare indietro per chiudere il cerchio.
Se invece proseguissimo dritti, scavalleremmo la Sella Fadalto e dopo una discesa lunga e molto bella arriveremmo vicini a Cison di Valmarino ma soprattutto al Passo San Boldo, del quale parleremo in un altro articolo.
Torniamo indietro
Per oggi facciamo un giro breve, quindi torniamo indietro facendo attenzione a prendere il primo svincolo sulla destra.
Quindi non dovremo rifare la stessa strada fatta all’andata.
Buttiamoci in discesa facendo attenzione al freddo, che contraddistingue questo lato del lago, all’umidità che può causare problemi di aderenza e al fatto che sono presenti alcune gallerie.
Arriveremo in fondo in pochissimo tempo e poi dovremo pedalare, con una grande possibilità di trovare vento su questo lungo rettilineo.
Prendiamo la rotonda in direzione Belluno e qui abbiamo due scelte: continuare dritti per rimetterci sulla principale oppure svoltare a destra subito dopo la floricoltura Aplaflor.
Se svoltiamo, potremo fare ancora delle strade secondarie per qualche kilometro. Una volta terminata la strada, dovremo girare a sinistra per raggiungere la zona industriale dell’Alpago e infine tornare sulla principale.
Prendiamo una ciclabile
Contrariamente all’andata, però, cambieremo leggermente strada. Proseguiamo fino al cartello che indica la deviazione per Paiane e svoltiamo a destra in discesa.
Qualche centinaio di metri dopo, appena passati sotto al ponticello, dobbiamo svoltare a sinistra e poi tenere la sinistra per imboccare la pista ciclabile.
Il primo pezzo sarà in salita, ma successivamente sarà tutta pianeggiante.
Continuiamo per qualche kilometro fino a quando non torneremo di nuovo sulla principale. A questo punto dovremo svoltare a sinistra, ma non preoccuparti. Come vedi è presente un semaforo pedonale che possiamo usare in caso di traffico.
Torniamo al punto di partenza
Pedaliamo, superiamo il cavalcavia, prendiamo la seconda uscita alla rotonda e dopo un centinaio di metri saremo giunti al punto di partenza.
C’è da dire che esistono moltissimi itinerari diversi per fare questo giro, alcuni che evitano quasi completamente le strade principali.
Io però ho sempre fatto questo come vero e proprio giro del Lago di Santa Croce, quindi è quello che vi ho descritto.
Se volete sapere anche i giri alternativi, scrivetemelo nei commenti ed iscrivetevi alla newsletter per rimanere aggiornati su tutti i nuovi contenuti.
Alla prossima!
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Sono un appassionato di giri in bici nel Veneto, dal 2018 ha preso in mano una bici da corsa e da quel momento non mi sono più fermato!
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