La salita al Vajont con la bici da corsa è uno degli itinerari classici se si vuol fare un bell’allenamento su una salita pedalabile e relativamente breve.
Difatti da Longarone fino alla cima parliamo di 360 metri di dislivello e 7 km di itinerario.
Superficie | 100% asfalto |
Lunghezza | 7 km |
Dislivello | 360 m |
Pro | Facile, manto stradale perfetto |
Contro | Semaforo in cima, panorami non aperti |
Fidati che è più lunga da raccontare che da fare in bici. Una volta in cima possiamo procedere per Erto, il Lago di Barcis e Pordenone.
Arrivare ai piedi della salita
Partendo da Longarone, usciamo dal centro città in direzione Belluno e subito svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Vajont.

Dopo una breve discesa passeremo su un ponte sopra al Piave e alla fine dovremo seguire la principale svoltando a sinistra.
Se invece svoltiamo a destra andremo verso Soverzene (e la diga della Val Gallina) o verso Belluno via pista ciclabile.
Ora, dopo essere passati di fianco ad una fabbrica enorme, la strada inizierà a salire con vari tornanti.
La salita del Vajont in bici
Il primo tratto può essere abbastanza crudo, perché inizia con delle pendenze che variano tra l’8 ed il 13% nel primo kilometro.
Tranquillo che poi molla e ti godrai tantissimo questo tratto in discesa.
Il secondo pezzo più duro lo abbiamo dopo un tornante a destra, dove inizierà un tratto di strada dritta che sembra non finire mai.
Soprattutto se siamo d’estate, saremo aggrediti dal sole quindi è importante idratarsi bene in questa parte.
Saranno 800 metri con picchi all’8% ma in generale con pendenze abbordabili tra il 4 ed il 6%. E’ solo una questione di testa, perché vedere questa lingua d’asfalto che sembra non finire mai può creare sconforto.
Ora affrontiamo un tornante a sinistra, uno a destra e uno a sinistra che ci immettono sull’ultimo pezzo duro della salita.
Anche in questo caso un rettilineo di 700 metri con un picco sopra al 10% ma in realtà pendenze più che accessibili.
Ultimo tornante a destra e adesso bisogna sgasare a tutta per il tratto finale di 800 metri fino al semaforo che decreterà il raggiungimento della vetta.
Il semaforo regola un senso unico alternato per il passaggio nelle gallerie, ed il tempo di attesa può variare fino a diversi minuti.
Ma nessun problema, perché un timer ti dirà quanto manca al verde.
Procedi in piano attraversando le gallerie e inizierai a vedere dalle feritoie laterali la diga e varie lapidi ed elementi commemorativi del disastro del Vajont del 9 ottobre 1963.
Sbucando dall’ultima troverai una chiesetta commemorativa a destra ed un piazzale poco più avanti.
Se vuoi sfidarti fino alla fine puoi procedere ancora per qualche kilometro e diversi tornanti che ti faranno salire e vedere alcune falesie di Erto.
Il segmento su Strava
Su Stava è presente un segmento di salita fino alla Diga con 3.57km e 223 metri di dislivello.
Al momento ha un KOM di 8.41 minuti, mentre il mio record personale è fermo a 13:25.
Fammi sapere nei commenti se hai intenzione di farlo o se lo hai già fatto con un tempo migliore del mio (sappi che sono competitivo, quindi cercherò di batterlo!)
Concludendo
La salita al Vajont è molto importante soprattutto per la triste storia che questi paesi hanno, ma è anche una strada che collega il Veneto al Friuli Venezia Giulia (il confine è dentro le gallerie).
Ogni anno ci sono i percorsi della memoria, ovvero una pedonata di diverse distanze che fa attraversare queste zone altrimenti inaccessibili.

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Sono un appassionato di giri in bici nel Veneto, dal 2018 ha preso in mano una bici da corsa e da quel momento non mi sono più fermato!
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